FASSINORO
DOVE SI TROVA?
Fassinoro, fino al 1889 noto come Porcigliano, è una frazione del comune di Longone Sabino, in provincia di Rieti. Alcune evidenze archeologiche nel territorio di Fassinoro, lungo la SP30 in direzione Rieti, lasciano presumere che le origini dell’abitato siano di epoca romana; ma le prime menzioni circa il castello di Porcigliano nelle fonti medioevali datano a partire dal XII secolo, quando il paese faceva parte dei castelli dell’Abbazia di San Salvatore Maggiore tra i quali era noto come Porcilianum o Porcigliano. Fra i maggiori punti d’interesse vi sono il borgo medievale con la Piazza Napoleoni e, appena fuori dell’abitato, la Chiesa di San Biagio. Fuori dal centro abitato si trova la Chiesa della Madonna dei Cignali. Tra le attrazioni naturali, oltre agli abbondanti boschi ed all’aria particolarmente salubre, il “Fosso di Rio Secco” valida meta per la pratica del canyoning.
UN PO’ DI STORIA
COSA VEDERE?
La piazza principale del paese all’interno del centro storico.
Per la prima volta è ricordata in una pergamena del 1253 dell’Archivio Capitolare di Rieti come Santa Maria di Ricimano. È probabilmente quanto rimane dell’abitato, sorto proprio intorno alla chiesa, che nelle fonti documentali compare sotto il nome di Villa Cignani o Villa Cingnani corruzione del toponimo latino Licingianum. L’abitato di Villa Cignani, ancora ricordato in un documento del 1452, si spopolò a favore del vicino castello di Porcignano a seguito degli eventi bellici del XV secolo che interessarono i territori dell’Abbazia di San Salvatore Maggiore. La tradizione orale raccolta da don Lino Rogai, parroco di Roccaranieri per buon parte del XX secolo, lega il culto ad un’apparizione mariana raccontando che la chiesa sorge ove sorgeva un tempo una quercia sui cui rami si posò una volta una colomba la quale, catturata da alcuni cacciatori, venne portata dall’altra parte della valle del Turano, a Belmonte. La colomba fuggì da Belmonte ma al suo posto, non distante dalla quercia ove era stata catturata, su una roccia, si posò una soave fanciulla. Una pastorella, che era a guardia di un gregge di pecore nel terreno sottostante, rimase incantata ad osservare la soave fanciulla e la udì dire: “Non temere solo Maria la madre di Gesù. Guarda quel colle che voi chiamate “il Colle dei Cignali”. Dirai agli abitanti di Roccaranieri e Porcigliano di costruirvi una chiesa dedicata al mio nome“. Detto ciò la fanciulla scomparve. Gli abitanti di quei luoghi raccolsero allora il desiderio della Madonna e costruirono un chiesa a lei dedicata sul colle dei Cignali. La chiesa venne restaurata nel 1662 dagli abitanti di Porcigliano insieme a quelli di Roccaranieri che acquisirono, da allora, il diritto, tuttora conservato, di recarsi in pellegrinaggio, in processione, alla Madonna dei Cignali il giorno del lunedì di Pasqua ed avere la precedenza sulla comunità di Porcigliano, come riporta, nella visita pastorale del 9 novembre 1681, Giovan Francesco dè Laurentis, incaricato dal Rev.mo Cardinale, abate commendatario di San Salvatore Maggiore, Carlo Barberini. A motivo di questa diffusa devozione il luogo è anche conosciuto come Santuario della Madonna dei Cignali. Tra il 1662 e il 1673 alla chiesa venne aggiunto, sul fianco sinistro (quello che affaccia sulla valle del Turano), un fabbricato composto di due piani (tre stanze ad uso stalla nel piano inferiore e tre stanze – cucina, dormitorio e sagrestia – al piano superiore). Lo scopo dell’aggiunta era quello di far diventare la chiesa un eremo cui un eremita potesse badare senza più dipendere dal parroco di Porcigliano.Un eremita fu presente nel santuario fino al 1860.
Per gli amanti del torrentismo è una delle attrazioni naturali consigliate. L’aria salubre e gli abbondanti boschi fanno da cornice ad un luogo dove godere in tutta sicurezza della bellezza della natura incontaminata e del piacere di uno sport praticato all’aria aperta.
Nella settimana di Ferragosto si festeggia S. Antonio e la SS. Maria del Rosario con processioni e pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna dei Cignali; il tutto è seguito da organizzazione di tornei, serate danzanti con varie band locali e apertura di stand gastronomici. Il 6 Novembre si festeggia San Leonardo con una messa solenne in onore del santo, seguita da una cena organizzata dal comitato locale.
SAGRE E RICORRENZE